I'm not actually sure that this is a dissertation of some kind but the details I could find about the author suggest that she was at university in this year, so I'm assuming it was. Below it's described as a "saggio." I couldn't find it on the university's website, though.
Può la veste editoriale di un romanzo determinare il pubblico femminile come suo target esclusivo, rifiutando a priori un’audience più vasta e generando così un processo di effettiva segregazione? Secondo quali fattori la presentazione materiale di un testo arriva a modificare l’interpretazione dei destinatari del testo stesso? Quale paradosso si nasconde nelle copertine rosa della donna-oggetto che ammicca in modo sensuale a uno sguardo maschile ma che in realtà si rivolge a un pubblico di donne? Quali sono le rappresentazioni paratestuali di gender che iscrivono e producono il soggetto sessuato? Secondo quale orientamento viene costruita la posizione soggettiva e il punto di vista della lettrice all’interno del paratesto? Questo saggio mette in luce come lo stesso romanzo può iscrivere, prevedere (o escludere) nel paratesto un determinato pubblico, indipendentemente dal lettore previsto nel testo, attraverso l'uso - e il “non uso" - che fa delle categorie di genere paratestuale. La lettrice modello e il modo di lettura del genere rosa è costituito in modo predeterminato e concluso già nelle "soglie" del testo, secondo una strategia che ha la funzione di legittimare e imporre un'unica e corretta forma di approccio al romanzo rosa. La ritualità e l'estrema espressività delle categorie paratestuali utilizzate nei romanzi rosa producono un eccesso semiotico che si traduce in un processo di standardizzazione, semplificazione ed esagerazione delle rappresentazioni di gender.
I'm not actually sure that this is a dissertation of some kind but the details I could find about the author suggest that she was at university in this year, so I'm assuming it was. Below it's described as a "saggio." I couldn't find it on the university's website, though.