«il rosa dipinge un mondo in cui tutto è facile: gli amori sono sempre corrisposti, i problemi che appaiono insormontabili vengono puntualmente risolti, le donne si realizzano completamente nel rapporto con l'uomo, le ragazze povere diventano ricche (...). Facile, come la vita, è anche la lettura: tutto è precostituito, già detto, stradetto, la lettrice non deve fare alcuna fatica, non deve compiere inferenze, decodificare impliciti, ristrutturare le proprie aspettative, non deve in alcun modo cooperare alla costruzione del testo» (p. 57).
In a review by Adriana Chemello I found the following quotation from this essay: