La fiaba rosa: itinerari di lettura attraverso i romanzi per signorine

Publisher
Bulzoni
Location
Roma
Publication year
1981
Comment

Here's a quotation from the book which I found on page 2 of Rosalia Raineri's thesis:

Noi che, adolescenti, siamo state appassionate fruitrici del genere, e devote collezioniste di volumi della «Biblioteca della rosa» come dei fascicoli di «Novella» (la Novella di un tempo, si intende, quella con le tavole di Molino e i romanzi a puntate), abbiamo voluto provare a rompere questo silenzio, a parlare del romanzo rosa non in termini di sociologia della letteratura o di critica letteraria, ma «dall’interno» [...]. Di fronte al «rosa» ci poniamo innanzitutto come lettrici: lettrici, ci teniamo a sottolinearlo, ancora coinvolte, ancora incantate, ancora prese dal meccanismo del racconto e capaci di tirare un sospiro di sollievo dopo l’immancabile lieto fine, esattamente come ci accadeva un tempo, quando nascondevamo sotto il libro di matematica «Magalì» o «Farandola di cuori». (8)

And the book is then described there (20-21):

Proprio il saggio di Lazzarato e Moretti della letteratura rosa intende investigare, con l’immutata disposizione emotiva con cui le autrici leggevano i romanzi da adolescenti, le origini mitiche e fiabesche, per ricostruirne la genealogia. La prima parte del volume, intitolata Il rosa e i dintorni. Le parentele, riconosce, sulla base di corrispondenze tematiche, le storie e le protagoniste di Peau d’âne e Cendrillon di Charles Perrault come antenate di quelle del moderno romanzo europeo e poi di Delly e Liala,considerate le vere «caposcuola» del genere, nonché le uniche cui è riconosciuta l’autorità di scrittrici rosa. L’intreccio delle storie e il protagonismo di fanciulle perseguitate, orfane, di umili origini e modeste condizioni sociali, che amministrano in modo ineccepibile ciò che hanno di più prezioso (la propria virtù) e riescono, proprio per le loro capaci negoziazioni, a ottenere un matrimonio conveniente e un lieto fine che le salvano da un destino ingiusto, rappresenterebbero i topoi peculiari delle fiabe come del genere rosa.

 

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